Lo studio di architettura, nell’immaginario di un architetto, veniva individuato come il luogo dove sarebbe continuata la ricerca intrapresa negli anni universitari in tutte le applicazioni legate al pensare, costruire ed abitare.
Il modello era quello di un atelier, un laboratorio artigianale o meglio una bottega delle arti dove, attraverso la relazione tra applicazioni artistiche diverse, ma tutte complementari ed imprescindibili dallo studio dello spazio architettonico, queste divenissero parte inevitabile nella realizzazione di un organismo strutturato (costruire).
Pertanto le visioni architettoniche venivano disegnate per verificarle, dipinte per coglierne meglio l’aspetto geometrico formale e cromatico, ed ancora plasmate, attraverso modelli tridimensionali in legno in plastica o in cartone (ora anche con il computer), per esplorarne le potenzialità di linguaggio formale e costruttivo intrinseche e con il sito con il quale sarebbero state relazionate, di poterle far vivere nello spazio con lo spazio.
L’ambito di approfondimento professionale e culturale continuava ad essere l’analisi della città, attraverso la partecipazione a concorsi nazionali ed internazionali di architettura, per tentare di risolverla in maniera rigorosa in punti energetici (formali/funzionali) che potessero riqualificarla in maniera più o meno diffusa secondo la complessità ed il degrado del tessuto esistente.
Dalla città, discretizzando quindi le complessità, si è giunti alla scomposizione del sistema abitativo, esaminando le tematiche legate alla dimora privata, con tutti i risvolti funzionali, tecnologici e formali, sino allo studio degli arredi e della forma che si potesse ideare per la luce, dalla luce.
Tali approfondimenti sono risultati propedeutici per la realizzazione di alcune strutture alberghiere dove il concetto dell’abitare viene articolato con aspetti tecnologico/funzionali complessi, legati alle relazioni di ambiti diversi, all’immagine dello spazio interno e di questo verso la città.
Lo studio di architettura Arkarea nasce dalla volontà di definire in maniera pragmatica un ambito di analisi e di applicazione professionale nel settore del'efficienza energetica, dell’architettura, dell’interior design e della rappresentazione includendo l’aspetto artistico e creativo della professione oltre alla sua inclinazione tipicamente tecnica.